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Innalzamento del livello del mare: una minaccia per le zone umide del Mediterraneo

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  • Di Redazione BoLab

Negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici hanno causato un significativo innalzamento del livello del mare, con effetti devastanti sulle aree costiere. Il Mediterraneo, con i suoi 46.000 km di coste, è considerato particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici

Negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici hanno causato un significativo innalzamento del livello del mare, con effetti devastanti sulle aree costiere. Il Mediterraneo, con i suoi 46.000 km di coste, è considerato particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, come riportato nel sesto rapporto dell'IPCC. Uno dei settori più a rischio è rappresentato dalle zone umide costiere, aree ecologicamente preziose e di importanza strategica per la biodiversità e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

Secondo una ricerca pubblicata su Conservation Biology, l'innalzamento del mare minaccia gravemente queste aree, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per gli ecosistemi, le economie locali e la sicurezza alimentare: oltre un terzo delle 938 zone umide monitorate rischia la sommersione da qui al 2100. Tra le aree più esposte ci sono il Golfo del Leone, le coste tunisine e libiche, le lagune alto-adriatiche, il Golfo di Cagliari e di Manfredonia.

Queste zone umide, che includono paludi, lagune e estuari, agiscono come serbatoi di biodiversità, regolatori del clima e barriere contro le inondazioni. Tuttavia, l'innalzamento del livello del mare, legato allo scioglimento dei ghiacci e all'espansione termica delle acque, potrebbe sommergere questi ecosistemi, distruggendo habitat cruciali per molte specie afflitti non solo dal cambiamento climatico ma anche dall’urbanizzazione costiera incontrollata.

Le conseguenze non riguardano solo la biodiversità: le zone umide filtrano l’acqua, assorbono sostanze inquinanti e sono vitali per pesca, turismo e agricoltura tanto che la loro scomparsa potrebbe minacciare intere comunità locali. Un'altra grave conseguenza è la salinizzazione dei terreni agricoli e delle falde acquifere costiere, già evidente in aree come il delta del Po, la Tunisia e la Spagna.?Solo una volontà politica reale – e non di facciata - insieme a soluzioni basate sugli ecosistemi potranno preservare un ambiente naturale unico per le generazioni future.